
Responsabilità penale
Un impiegato amministrativo può essere ritenuto penalmente responsabile per aver ecceduto i suoi poteri (o non adempiere ai suoi obblighi) quando la sua azione è lesiva di interessi pubblici o privati.
Tale reato, così come definito dall'articolo 231 del codice penale, può essere commesso intenzionalmente o meno. Nella prima situazione è punibile con la reclusione fino a 3 anni, se il funzionario ha agito involontariamente e il danno è stato significativo, la pena possibile è una multa, limitazione della libertà e reclusione fino a due anni.
Se il comportamento del funzionario costituisce un crimine, la questione dovrebbe essere denunciata alla polizia o all'ufficio del pubblico ministero. Queste autorità intraprenderanno procedimenti appropriati perché si tratta di un crimine perseguito.
Responsabilità civile
Si basa sulle disposizioni del diritto civile. Ai sensi dell'articolo 417 del codice civile, può essere richiesto il risarcimento dei danni causati da comportamento illecito di un funzionario. I prerequisiti per il verificarsi della responsabilità per danni sono:
- il verificarsi di un danno a seguito di un atto o omissione di un funzionario (mancata decisione o significativa lentezza nell'azione),
- atto illegale o omissione di un funzionario.
I danni di diritto civile saranno le perdite subite dalla parte lesa e i benefici che avrebbero potuto essere ottenuti se il danno non fosse stato causato a lui. Pertanto, è possibile intraprendere un'azione legale, indicando l'entità del danno e presentando l'infondatezza delle azioni del funzionario. Tuttavia, bisogna ricordare la necessità di provare tutte le accuse fatte.
La responsabilità finanziaria diretta del danno è assunta dalla Tesoreria dello Stato e dalle unità del governo locale, che saranno parti in qualsiasi procedimento giudiziario.
Ordine o responsabilità disciplinare
Ogni dipendente e funzionario della pubblica amministrazione, compreso il governo locale, può essere ritenuto responsabile in conformità con le disposizioni del codice di procedura amministrativa. Questo sarà l'ordine o la responsabilità disciplinare (questo si applica solo ai funzionari designati).
Un dipendente della pubblica amministrazione può essere esposto a tale responsabilità se:
- non risolve la questione entro il termine di legge, ovvero immediatamente o se la questione richiede una procedura esplicativa - entro un mese, e se particolarmente complicata - entro e non oltre due mesi dal avvio del procedimento (nei procedimenti di ricorso entro un mese dalla data di ricevimento del ricorso),
- non notifica alla parte la mancata
risoluzione del caso e le sue ragioni, e non indica una nuova data per l'esame, - non risolve il caso entro la nuova data fissata
La normativa prevede cinque tipologie di sanzioni disciplinari per i dipendenti nominati: rimproveri, rimproveri con diffida, rimproveri con esclusione della possibilità di essere promossi in una fascia salariale superiore o superiore per un massimo di due anni, trasferimento in una posizione inferiore, e infine licenziamento dal lavoro in ufficio.
I funzionari statali impiegati in base a un contratto di lavoro sono responsabili secondo l'ordine di responsabilità specificato nel codice del lavoro. Sono minacciati di rimprovero, rimprovero o sanzione pecuniaria.
Il codice del lavoro indica l'importo massimo di questa sanzione: la portata dell'obbligo di risarcire i dipendenti statali per i danni causati è al massimo l'equivalente di tre mesi di stipendio.
Soluzioni per il futuro
Il 20 gennaio 2011 il Presidente ha firmato la legge sulla responsabilità patrimoniale dei pubblici ufficiali per gravi violazioni di legge. La legge entrerà in vigore entro 3 mesi dalla sua pubblicazione nel Journal of Laws.
Ai sensi di tale atto, se, a seguito delle azioni di un funzionario, la Tesoreria dello Stato è costretta a pagare un risarcimento alla parte lesa, il capo dell'autorità conferita sarà obbligato ad avviare un procedimento finalizzato al rimborso delle somme pagate dalla Tesoreria dello Stato.
Affinché tale responsabilità sorga, devono essere soddisfatte tre condizioni:
- la decisione nel corso dell'aggiudicazione del caso è stata emessa con una grave violazione della legge,
- la violazione della legge da parte del funzionario è stata un atto colposo (o un'omissione),
- il pagamento del risarcimento si basa su una sentenza del tribunale finale o una transazione conclusa tra l'autorità e il partito.
La procedura prevede che dopo il pagamento del risarcimento (entro 14 giorni), il capo dell'unità pagatrice (ad esempio l'ispettore di supervisione dell'edificio Poviat) sia obbligato a presentare una richiesta all'ufficio del procuratore per avviare un procedimento esplicativo. Nel corso del procedimento, il pubblico ministero dovrà innanzitutto determinare quale ufficiale sia direttamente responsabile dell'emissione della decisione con grave violazione di legge e determinare l'ammontare del danno all'ufficio.
Se, a seguito del procedimento, il pubblico ministero ritiene che vi siano motivi per intentare un'azione, chiama prima l'agente ad eseguire volontariamente il beneficio, indicando la data.
Decorso il termine indicato, il pubblico ministero intende agire e il procedimento si svolge secondo le disposizioni del codice di procedura civile.
Un funzionario potrà essere ritenuto responsabile fino a dodici volte lo stipendio mensile nella sua posizione.