


corti muri della soffitta, detti muri a ginocchio, sui quali poggia il tetto, sono "di per sé" troppo deboli per sopportare tutti i carichi che agiscono su di essi. Pertanto, il tetto deve essere fissato ai montanti in cemento armato realizzati in queste pareti, il cui rinforzo è proiettato dal travetto del soffitto. Gli ancoraggi che fissano le pareti devono essere sganciati o direttamente dai montanti in cemento armato o dal bordo del tetto realizzato su di essi. Se i pali in cemento armato sono densamente distanziati (es. Ogni 1,5 m), non è necessario realizzare anelli di copertura.
La corona è montata sulle pareti del timpano
Se nessun rinforzo che consente l'esecuzione di pali in cemento armato è stato rilasciato dal bordo del solaio del sottotetto, la struttura su cui poggia il tetto può essere migliorata inserendo le estremità dei bordi del tetto nelle pareti del timpano ad una profondità non inferiore a 2-2,5 m.
Nota! Se nella parete del ginocchio sono presenti montanti in cemento armato, il cui rinforzo è collegato al rinforzo del travetto del soffitto, non ha molto senso fissare le estremità degli anelli del tetto nelle pareti terminali.
Gli errori più comuni
Quando l'imprenditore dimentica di mettere il rinforzo dei pali in cemento armato dal bordo del soffitto, cerca di salvare la situazione realizzando un "bordo del tetto" orizzontale sopra il muro del ginocchio, senza nemmeno fissarlo nei muri di estremità già costruiti. Questa soluzione non fornisce praticamente alcun supporto per il tetto e può causare il suo grave guasto.